La valigia dei bambini

Arrivano le tanto attese vacanze e la domanda tra le mamme spopola: cosa metto nella valigia dei bambini? Cosa devo portare e cosa invece posso lasciare a casa?

Questo è un argomento ampliamente trattato; mille sono i consigli che vi avranno dato e altrettanti potrete darne voi, care mamme.

A me oggi piacerebbe scrivere di una valigia un pò diversa, vorrei scegliere cosa mettere nella valigia dei bambini tra alcuni dei “Diritti naturali dei bimbi e delle bimbe di Gianfranco Zavelloni”

Il diritto all’ozio

vivere momenti di tempo non programmato dagli adulti

Il diritto a sporcarsi

giocare con la sabbia, la terra, l’erba, le foglie, l’acqua, i sassi, i rametti

Il diritto agli odori

percepire il gusto degli odori, riconoscere i profumi offerti dalla natura”

Spesso le mamme mi raccontano che i loro bimbi sono agitatissimi quando tutta la famiglia si ritrova in vacanza: provate a pensare alla gioia che i bambini provano nel condividere un’intera giornata con la mamma ed il papà, potere giocare correre liberi di godere tutti insieme le meritate vacanze.

A volte ci si mette qualche giorno per calibrare i ritmi della giornata, perchè l’adrenalina dei bimbi ha bisogno di ritrovare nei luoghi di vacanza il ritmo della quotidianità, splendidamente alterato dai nuovi stimoli.

Ecco, io mi fermerei qui a godere del sole, del mare o degli splendidi paesaggi di montagna, questi momenti sono unici li abbiamo tanto sospirati e invece pultroppo spesso siamo già proiettati a settembre con l’inserimento al nido o l’inizio di un nuovo ciclo scolastico le attività che vorremmo che i nostri bimbi facessero, perdendo così di vista il contenuto speciale della nostra valigia.

Che bello sarebbe portare con noi una valigia vuota e riempirla solo dei diritti naturali dei bambini poi quando le vacanze saranno finite e torneremo a casa potremmo cercare di trovare un equilibrio, tenendo ben in mente che i bimbi hanno bisogno dei loro spazi, che spesso non sono i nostri, che non è umano gestire i tempi dei bambini come l’agenda di un adulto, ai bambini piace sporcarsi sperimentare e rallentare, insomma  vivere una quotidianità molto più semplice di quella che a volte noi adulti abbiamo già programmato.

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